Arredare casa è bello, se c’è il bonus ancora di più

Tutto quello che avreste voluto sapere sulla detrazione IRPEF ma non avete mai osato chiedere...
Magari è da un po’ che state pensando a dare una rinnovata al vostro appartamento e, già che ci siete, a regalarvi una bella libreria su misura.
Avete aspettato il momento giusto e ...forse è oggi!
Acquistare mobili belli e destinati a durare, che sia per la propria casa o per il proprio ufficio, è sempre una scelta da fare con calma, riflettendoci su per tutto il tempo necessario.
Ma se avete ristrutturato da poco casa o avete intenzione di farlo, vale la pena di approfittare delle Detrazioni IRPEF, prorogate ancora per tutto il 2021 dalla recente Legge di Bilancio.
Di recente l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la nuova guida “Bonus mobili ed elettrodomestici” dove ci sono tutti i chiarimenti necessari per capire se la misura di agevolazione fa al caso vostro.
Qui riepiloghiamo per voi i suoi punti principali.
Che cosa prevede l’agevolazione per il 2021
Con la Legge di Bilancio 2021 è stato confermato il Bonus mobili anche per l’anno in corso.
Anche per il 2021 è prevista, per chi ha all’attivo un intervento di ristrutturazione iniziato in data non precedente al 1 gennaio 2020, una detrazione fiscale del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.
Oltre a tale proroga che si estende per tutto il 2021, con la nuova Legge di Bilancio è stato disposto per il 2021 un aumento del limite di spesa su cui calcolare la detrazione: da 10 a 16 mila euro.
Per gli acquisti di arredi del 2021 è necessario aver realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a partire dal 1° gennaio 2020.
Per gli acquisti del 2020, il cui limite di spesa è di 10.000 euro, l’intervento deve aver avuto inizio non prima del 1° gennaio 2019.
La data di avvio dei lavori di ristrutturazione deve necessariamente precedere quella di acquisto dei beni.
Non è fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Come ottenere il bonus mobili
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi nei relativi documenti modello 730 o modello Redditi persone fisiche.
Quali sono i requisiti per ottenere il bonus mobili
Per avere l’agevolazione è indispensabile realizzare una ristrutturazione edilizia (e usufruire della relativa detrazione), sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di condomini sempre residenziali.
Esempi di lavori su singoli edifici , appartamenti o parti condominiali che danno diritto al bonus. Manutenzione straordinaria: - installazione di ascensori e scale di sicurezza - realizzazione dei servizi igienici - sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso - rifacimento di scale e rampe - realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate - costruzione di scale interne - sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare Ristrutturazione edilizia: - modifica della facciata - realizzazione di una mansarda o di un balcone - trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda - apertura di nuove porte e finestre - costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti Restauro e risanamento conservativo: - adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti - ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio
Quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (Es tinteggiatura pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci, sostituzione tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, riparazione delle grondaie, riparazione delle mura di cinta)
i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti. Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione.
Potrebbe essere l’occasione giusta per rifare finalmente il salotto o regalarsi una cucina tutta nuova!
La detrazione spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio e riguarda soltanto l’acquisto di elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) e mobili nuovi per esempio: armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, mobili per cucina, letti, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione e mobili vari.
È escluso l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.
Tra le spese da portare in detrazione si possono includere quelle di trasporto e di montaggio dei beni acquistati.
Quanto si detrae
Indipendentemente dall'importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo massimo di 16.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici.
La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.
La novità di quest’anno sta nel fatto che l’ammontare verrà quantificato su una spesa complessiva non superiore a 16.000 euro (per il 2019 il tesso massimo era di 10.000).
Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto al beneficio più volte.
L’importo massimo di 16.000 euro va, infatti, riferito a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione.
Come effettuare i pagamenti
Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito.
Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia.
Stesse modalità devono essere osservate per il pagamento delle spese di trasporto e montaggio dei beni.
La data di pagamento è individuata nel giorno di utilizzo della carta da parte del titolare (indicata nella ricevuta di transazione) e non nel giorno di addebito sul conto corrente.
Cosa occorre conservare per ottenere la detrazione
Ricordatevi di conservare i seguenti documenti: - ricevuta del bonifico - ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito) - documentazione di addebito sul conto corrente - fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti
Qualche informazione in più
Per leggere la Guida 2021 dell'Agenzia delle Entrate cliccare qui
Una volta prese tutte le informazioni che vi servono avete il a disposizione, per creare tutte le possibili combinazioni e creare così il mobile perfetto per Voi!
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